martedì 27 gennaio 2015

I CHILI DI TROPPO SI BATTONO CON UNA SANA ALIMENTAZIONE

I chili di troppo si battono con una sana alimentazione: tutti lo sanno, ma pochi mettono in pratica

Gli esperti dell'Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI) la definiscono come la “sindrome dell'imbuto”.

Gli esperti dell'Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI) la definiscono come la “sindrome dell'imbuto”.
Promossi alla teoria, bocciati alla pratica: la maggior parte dei soggetti obesi o in sovrappeso conosce perfettamente le regole di una sana alimentazione, eppure non le mette in pratica. È questo uno dei più eclatanti risultati emersi dall’indagine promossa dall'Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI) in occasione dell’ultimo Obesity Day, celebrato come ogni anno il 10 ottobre. I questionari sono stati distribuiti dai medici negli oltre 200 centri di dietetica che hanno aderito all’iniziativa in tutta Italia.
Sono stati intervistati 2.000 soggetti, di cui il 37% è risultato obeso, il 32% sovrappeso, il 28% normopeso e il 3% sottopeso. Dalle risposte fornite sulle abitudini e sullo stile di vita alimentare emerge come anche chi lotta con i chili di troppo è perfettamente consapevole di quello che dovrebbe fare per migliorare la propria salute. Più della metà delle persone intervistate, infatti, conosce le buone abitudini alimentari: il 48%, ad esempio, risulta consapevole che la colazione non vada saltata; il 44% dichiara di mangiare molta frutta e verdura mentre l’82% consuma generalmente olio di oliva.
«Quanto emerge da questi importanti risultati pone l’attenzione su una visione del tutto superficiale di quello che caratterizza lo stilo di vita e le abitudini alimentari “sane”», commenta Giuseppe Fatati, presidente della Fondazione ADI. In pratica è come se la maggioranza delle persone intervistate avesse compreso che l’alimento ha lo stesso valore di un farmaco, dimenticandosi però di leggere il foglietto illustrativo con tutte le indicazioni e le controindicazioni del caso. «Ciò dimostra – aggiunge Fatati - come i principi della dieta mediterranea, di cui tutti parlano, siano stati percepiti, ma non messi in pratica. Possiamo dire di trovarci in presenza di una vera e propria sindrome dell’imbuto ovvero, in linea generale tutti hanno sentito parlare della dieta mediterranea, una discreta parte ha cercato di approfondirne gli aspetti, ma solo una minima parte li ha messi veramente in atto».