mercoledì 18 marzo 2015

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(1) Gioia Cartomanzia
(1) Gioia cartomanzia. Film video da vedere

Dott. Berrino: ‘Farina 00,

Dott. Berrino: ‘Farina 00, Il più grande veleno della storia’4.8/5(10)


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La farina 00 è il più grande veleno della storia, anche se biologica“, così il professor Franco Berrino, oncologo presso l’Istituto Nazionale Tumori di Milano, definiva questo alimento in una puntata di Report del 2009. E il motivo è che la farina bianca, così come tutti i prodotti raffinati, causa un aumento della glicemia e, di conseguenza, un incremento dell’insulina, portando col tempo ad un maggior accumulo di grassi depositati, e al conseguente indebolimento del nostro organismo, che diventa maggiormente esposto ad ogni tipo di malattie, anche tumori. Berrino ha spiegato che la farina 00, malgrado non abbia alcun gusto, ha avuto successo commerciale perché si conserva per un tempo indeterminato. Quando la farina viene raffinata perde le proprietà nutrienti tipiche del frumento integrale, che è un’ottima fonte di fibre ed è ricco di numerose sostanze, che si trovano nella crusca e nel germe.
Farina 00: ‘Il più grande veleno della storia’. Perché fa male?
Quando mangiamo prodotti raffinati, tra cui il pane bianco, gli zuccheri presenti nel sangue aumentano improvvisamente e in maniera notevole e di conseguenza il nostro organismo produce più insulina, che porta all’incremento di grassi depositati e favorisce un rapido aumento di peso e di trigliceridi elevati. Tutto ciò può causare malattie cardiache. Inoltre, col passare del tempo, la produzione di insulina si blocca perché il pancreas è troppo carico di lavoro, provocando stati patologici come l’ipoglicemia e malattie come il diabete.
L’unico modo per ovviare al problema è consumare prodotti integrali, ma bisogna stare attenti! Perché spesso il pane integrale venduto nei supermercati è “finto” e lo si può riconoscere perché è più chiaro di quello “vero”. Negli scaffali dei supermercati troviamo anche altri finti prodotti integrali come pasta, fette biscottate, crackers e dolci. La maggior parte di questi viene prodotta aggiungendo alla farina 00 della crusca finemente rimacinata, che è un residuo della raffinazione.
E il danno provocato dai “finti prodotti integrali” è doppio, spiega Franco Berrino, perché “provoca l’indice glicemico alto della farina raffinata e l’effetto dannoso della troppa crusca, che è quello di ridurre l’assorbimento del ferro e del calcio“.
E in merito alla farina 00 biologica l’epidemiologo ha spiegato: “Così si trova anche il paradosso assurdo del supermercato che ti vende la farina 00 biologica. Ma come si può sciupare un grano biologico per fare una farina 00? Se mangio lafarina 00 posso prendere anche quella non biologica, tanto i pesticidi rimangono nella parte integrale, cioè nel germe e nella crusca, e dunque sono eliminati col processo di raffinazione che porta alla 00“.
Dunque la cosa ideale da fare, sempre secondo Berrino, è “acquistare grano biologico dai nostri contadini (possibilmente il grano duro, che ha un contenuto più basso di zuccheri) e macinarselo da soli. In casa“. Dove si compra il mulino? Su internet si possono trovare dei mulini a pietra di dimensioni ridotte e i costi vanno dai 300 ai 500 euro. Un investimento che in un periodo di crisi può essere gravoso per molte famiglie, ma che sicuramente farà risparmiare sia in salute che in denaro in futuro.
Intervista a Franco Berrino, dove spiega appunto i danni della farina e dei prodotti raffinati

Zenzero e miele


Zenzero e miele per mantenersi sani


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Ingredienti
  • 2 grandi radici di zenzero
  • 500 grammi di miele biologico
Preparazione
Primo, pela lo zenzero e grattugialo. Poi aggiungilo in un barattolo di vetro con il miele. Mescola bene fino ad ottenere una mistura omogenea. Prendine un cucchiaino (non metallico) 3-4 volte al giorno. Consuma la mistura per 60 giorni di fila fino a finirla.
La radice di zenzero si trova facilmente nei supermercati oramai, ma se avessi difficoltà a reperirla puoi usare anche la polvere. Mezzo cucchiaino di polvere di zenzero mescolato con un cucchiaino di miele biologico per 60 giorni.
Studi scientifici dei benefici dello zenzero e del miele sul cancro
Dioni aka Riccardo Lautizi, laureato in ingegneria elettronica è interessato a tutto quello che riguarda il benessere dell’uomo e alla riscoperta della conoscenza della natura e dell’universo persa in quello che viene chiamato “progresso”. Fin da piccolo indaga la spiritualità, la filosofia e la conoscenza “di frontiera” alla ricerca del senso della vita e la verità del mondo. Attualmente dedito alle sue ricerche, ai metodi di guarigione e ad una vita rurale.

Bicarbonato e Limone:

Bicarbonato e Limone: Ecco la ricetta contro il cancro4.73/5(11)


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Otto Heinrich Warburg, studiò a fondo il metabolismo dei tumori, in particolar modo le caratteristiche della loro respirazione cellulare e vinse il premio Nobel nel 1931 per la sua tesi. [1]
Nel suo testo La causa principale e la prevenzione del cancro, ha dichiarato:
“Le cellule tumorali vivono in un ambiente estremamente acido e privo di ossigeno. Le cellule sane vivono in un ambiente alcalino, ossigenato, consentendo il funzionamento normale, privare una cellula del 35% di ossigeno per 48 ore può probabilmente innescare un processo canceroso. Le sostanze acide respingono ossigeno, mentre le sostanze alcaline lo attraggono. Le cellule tumorali sono anaerobiche (non respirano ossigeno) e non possono sopravvivere in presenza di alti livelli di ossigeno. Invece la GLICEMIA sopravvive fino a quando l’ambiente è privo di ossigeno. I tessuti tumorali sono acidi, mentre i tessuti sani sono alcalini, quindi il cancro non sarebbe altro che un meccanismo di difesa che hanno alcune cellule del corpo per sopravvivere in un ambiente privo di ossigeno e alcalinità.”
Non a caso Otto Heinrich Warburg identificò nell’acidificazione alimentare e nella inattività fisica (e conseguente precaria ossigenazione cellulare) i due maggiori fattori di cancro. [2]
Ebbene, associando il limone al bicarbonato, si ottengono miracoli contro il cancro.

Bicarbonato

Mark Sircus autore del saggio medico Vincere la guerra al cancro affronta la questione del bicarbonato di sodio e degli impressionanti successi nel 99 per cento dei casi di cancro al seno. Il cancro della vescica può essere curato in breve tempo, completamente e senza chirurgia , chemio o radioterapia. Il bicarbonato di sodio applicato ai tumori li fa scomparire rapidamente. [3]
Una prova? Molti dei trattamenti chemioterapici attualmente includono bicarbonato di sodio, con la scusa che “aiuta” a proteggere i reni, il cuore e il sistema nervoso del paziente è un dato di fatto. Ed è stato già stabilito che la somministrazione di chemioterapia senza bicarbonato può uccidere il paziente.
Il bicarbonato di sodio, umile composto e molto a buon mercato, secondo recenti e sorprendenti ricerche farmaceutiche può curare e aiuta a prevenire. Non solo, allevia molto significativamente anche gli effetti secondari negativi della chemioterapia. Oggi la lotta al cancro che si porta avanti si basa su tre procedure molto rischiose e altamente invasive la chirurgia, la chemioterapia e la radioterapia.

Limone

Ode al limone, il frutto più utile di tutti, il più acido e ostico, ma la vera medicina naturale utile nel prevenire e curare molte malattie.
Il limone ha un pH di circa 2.2 che metabolizzato ha un effetto altamente alcalinizzante sull’organismo.
Utilissimo nella lotta al cancro. Non produce gli effetti terribili della chemioterapia, ma interessante è l’effetto che produce su cisti e tumori.
Lo ha detto anche Umberto Veronesi a OK Salute nel 2009, che certo non è amico della medicina naturale (è stato uno dei più acerrimi nemici del metodo Di Bella che non prevede le bombe chemio sulle quali hanno prosperato le major farmaceutiche), “Una bella limonata fa da scudo contro il cancro” e continua dicendo: “Nei limoni ci sono molecole con notevoli proprietà antiossidanti, capaci di contrastare l’azione dei radicali liberi, che possono alterare la struttura delle membrane cellulari e del materiale genetico (DNA) e quindi aprire la strada ai processi di formazione della neoplasia”. [4]
Secondo la Reams Biological Ionization Theory, il limone sarebbe l’unico alimento anionico al mondo, caratteristica che lo renderebbe particolarmente benefico per la salute, grazie al contributo dato nell’interazione tra cationi e anioni, necessaria per la produzione di energia a livello cellulare. [5]

Ricetta della Longevità

Al mattino a stomaco vuoto: mezzo litro di acqua, mezzo limone e un cucchiaino raso di bicarbonato. Mescolare per 15 secondi e poi bere.
Secondo gli esperimenti del Dott. Sergio Stagnaro, fondatore della Semeiotica Biofisica Quantistica, l’ acqua col bicarbonato e quella col succo di limone agiscono in modo uguale sui mitocondri aumentando l’energia libera endocellulare di ben 3 volte. E’ importante che l’acqua con bicarbonato e limone siamescolata per almeno 15 secondi prima di essere bevuta per equilibrare le fasi diverse e diversamente attive (energizzanti) dell’acqua per creare un campo di informazione coerente.
“Se la terapia è proseguita per 9 mesi (guarda caso la durata della gravidanza) si elimina il Terreno Oncologico e altre costituzioni come dimostrano le mie ricerche” afferma il Dott. Sergio Stagnaro. [6]
Le affermazioni di cui sopra del Dott. Sergio Stagnaro provengono dallo scambio di email che abbiamo avuto per definire e chiarire la questione del bicarbonato e limone, volendo fornire prove scientifiche valide ad un argomento che purtroppo molti sono costretti dalla vita a toccare ma anche una valida terapia per tutti.
A dover di cronaca nelle mie ricerche nella redazione di questo articolo devo dire che ho trovato molte informazioni che ad un’indagine approfondita si sono svelate bufale, sebbene fossero molto attraenti e riportassero fonti che poi non si sono dimostrate vere. E’ un piacere aver dedicato il mio tempo a questo.
Dioni
Bibliografia
Dioni aka Riccardo Lautizi, laureato in ingegneria elettronica è interessato a tutto quello che riguarda il benessere dell’uomo e alla riscoperta della conoscenza della natura e dell’universo persa in quello che viene chiamato “progresso”. Fin da piccolo indaga la spiritualità, la filosofia e la conoscenza “di frontiera” alla ricerca del senso della vita e la verità del mondo. Attualmente dedito alle sue ricerche, ai metodi di guarigione e ad una vita rurale.

Ecco come la curcuma rigenera un cervello danneggiato da un ictus

Ecco come la curcuma rigenera un cervello danneggiato da un ictus.La grande scoperta

Curcuma

Gli scienziati statunitensi affermano che la curcuma è utile nel rigenerare le cellule del cervello dopo che si è stati vittima di un ictus.Salva i neuroni

Gli scienziati statunitensi hanno puntato gli occhi sulla curcuma, una spezia molto utilizzata nella cucina indiana. Questa volta, lo hanno fatto perché ritengono possa essere utile nel rigenerare le cellule del cervello dopo che si è stati vittima di un ictus.
La sostanza oggetto dell’interesse degli scienziati, in verità, è la curcumina: un componente della curcuma. Ed è lei quella che in genere si utilizza negli studi scientifici, dato che è il suo principio attivo ad avere proprietà terapeutiche.
Partendo da questo, i ricercatori, intenderebbero creare un farmaco specifico da utilizzare principalmente nei casi di ictus.
Lo studio, per ora, è stato condotto su modello animale ma il dottor Paul Lapchak del Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles è ottimista e ritiene che le prove del farmaco potrebbero iniziare a breve. Questo nuovo farmaco si ritiene possa ripristinare il percorso dei neuroni intaccato dall’ictus.
A differenza di un altro farmaco già utilizzato in questi casi, questo non andrebbe ad agire sui coaguli ma se somministrato entro tre ore (un’ora per gli animali) riduce i danni dell’ictus come deficit motori e problemi di controllo dei movimenti e muscolari.
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Questo composto è in grado di attraversare facilmente la barriera emato-encefalica, un ostacolo di non poco conto. Allo stesso modo «viene rapidamente diffuso nel cervello andando a mediare i vari meccanismi critici coinvolti nella sopravvivenza dei neuroni», ha spiegato Lapchak durante la presentazione del farmaco, al momento denominato CNB-001, all’American Heart Association International Stroke Conference di Los Angeles (8-11 febbraio 2011).
Gli scienziati, ritengono che il composto da loro ideato sia l’unica soluzione adatta all’utilizzo di questa spezia poiché, se utilizzata di per sé, non riesce a superare la già citata barriera emato-encefalica, non viene assorbita correttamente dall’organismo e ha difficoltà a raggiungere l’obiettivo quando impiegata in alte concentrazioni.
In sostanza, se vogliamo usare la curcuma come ingrediente per i nostri piatti possiamo farlo in tutta tranquillità sapendo che, comunque sia, dei benefici li apporta. Ma se l’uso deve essere “medico”, allora il farmaco è l’unica soluzione. Almeno per ora.
[lm&sdp]
Fonte : http://www.lastampa.it/2011/02/11/scienza/benessere/medicina/la-curcuma-per-rigenerare-le-cellule-del-cervello-j7ZuiaTBkD4lo6kyJcajCK/pagina.html

IL DESMODIO: UNA PIANTA CHE AIUTA IL FEGATO A RIGENERARSI

IL DESMODIO: UNA PIANTA CHE AIUTA IL FEGATO A RIGENERARSI

La rigenerazione epatica è possibile in quanto le cellule si comportano come quelle staminali, con il 25% di fegato sano questo avviene.
Per raggiungere questo obiettivo, la fitoterapia offre numerosi rimedi (quali tarassaco, ravanello nero, carciofo selvatico o cardo), ma solo uno può pretendere di essere considerato quello che rigenera il fegato: il desmodium adscendens.
Il Desmodium adscendens, è una pianta di origine africana, dotata di proprietà epatoprotettrici nei confronti di agenti tossici e virali.
Il nome del genere, Desmodium, (nome comune Desmodio ) deriva dal greco desmos, cioè legame, fascio, con riferimento agli stami riuniti a fascio nella maggior parte delle specie. Il nome della specie, adscendens, si riferisce allo stelo a decorso ascendente della pianta.
La pianta cresce soprattutto nei luoghi umidi della foresta africana (Senegal, Guinea, Sierra Leone, Liberia, Ghana), oppure si addossa alla base delle palme da olio, degli alberi del cacao, ecc… Nella medicina tradizionale africana, viene utilizzata nel trattamento preventivo delle crisi asmatiche, e nel trattamento curativo delle affezioni epatiche.
desmodium
Il desmodium adscendens svolge un’azione mirata ad aumentare la velocità di rigenerazione delle cellule del fegato, ripristinando una corretta funzionalità. Oltre a questo la pianta possiede proprietà con azione antiossidante nei confronti del acido arachidonico, svolgendo di fatto un’azione anti infiammatoria, sia nei soggetti allergici, sia nei confronti dell’apparato vascolare.
Un rimedio naturale nella cura delle epatiti virali, tossiche, alcoliche e anche dai danni causati dalla chemioterapia, riduce anche gli effetti collaterali dei farmaci riducendo la stanchezza, normalizzando le transaminasi, diminuisce eventuali nausee, ripristina l’appetito e aiuta la scomparsa dell’ittero.
All’Università di Tolosa sono stati effettuati degli studi su questa pianta e analizzando i principi attivi emerge subito un’alta concentrazione di alcaloidi (isovitexina, tra gli altri), saponine, flavonoidi e antociani.
Inoltre, la pratica ha dimostrato che questa pianta protegge e ripara le cellule del fegato, aiutando a mantenere il sistema immunitario in buone condizioni. Viene usata di sovente anche nel trattamento dei cambi di stagione per preparare al meglio il corpo.
Una pianta utile anche a proteggere il fegato durante i trattamenti con alcuni farmaci, ad esempio il paracetamolo, utile sarebbe assumerla prima dell’inizio del trattamento e continuare poi alcuni giorni dopo la fine della somministrazione dei farmaci.
Il trattamento con i rimedi naturali va sempre comunque consigliato da personale esperto per valutare le posologie più idonee in base alle patologie da curare.
Video del Dott. Ezio Abbiati medico-endocrinologo e ricercatore botanico, colui che ha portato in Italia il Desmodio, con la sua azienda Phytoitalia.

FONTE: http://ambientebio.it/una-pianta-che-aiuta-il-fegato-a-rigenerarsi/

martedì 17 marzo 2015

Lo sapevi che puoi ripulire i polmoni ed aiutare il sistema respiratorio con le erbe?

Lo sapevi che puoi ripulire i polmoni ed aiutare il sistema respiratorio con le erbe?Ecco quali


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erbe polmoni sistema respiratorio

I polmoni sono un punto di ingresso per inquinanti,irritanti,tabacco,polveri,muffe,funghi,organismi nocivi e altre tossine.Ecco le erbe per mantenerli puliti.

I polmoni sono l’organo più grande nel sistema respiratorio. Situato nel torace e protetto dalla gabbia toracica, i polmoni ci aiutano respirare circa 20.000 volte al giorno. Il sistema respiratorio è costantemente al lavoro! Ogni giorno, per tutto il giorno, è il veicolo che permette all’ossigeno di entrare nel vostro corpo. Purtroppo però può anche essere un punto di ingresso per inquinanti, irritanti, tabacco, polveri, muffe, funghi, organismi nocivi e altre tossine. A meno che non stai vivendo in una sfera di cristallo, con l’andare del tempo queste sostanze “inquinanti” tendono a danneggiare le cellule polmonari e a compromettere la loro funzione, fino a incorrere in malattie respiratorie tra cui: irritazioni alla gola, bronchite, asma e persino il cancro ai polmoni.
Se stai riscontrando gli effetti negativi dovuti all’inalazione di queste tossine, o semplicemente vuoi garantire ai tuoi polmoni il massimo delle loro prestazioni, la natura ha messo a disposizione una serie di erbe e piante che forniscono una profonda nutrizione per il sistema respiratorio.

Mah… in che modo le erbe possono apportare beneficio al sistema respiratorio?

Le erbe, in generale, supportano il sistema polmonare e compiono il loro “lavoro” offrendo uno o più dei seguenti benefici:
  • Azione Espettorante, per rompere ed espellere la congestione del torace.
  • Azione Lenitiva, per le vie nasali e respiratorie irritate.
  • Azione Rilassante, per i muscoli vicino all’apparato respiratorio superiore che sedano la tosse.
  • Azione Calmante, nel momento del rilascio di istamine.
  • Azione Protettiva, per la lotta contro gli organismi nocivi che possono produrre problemi respiratori superiori.
  • Come fonte di antiossidanti, riducendo l’arrossamento e il danno ossidativo.
Sotto forma di erbe (ovviamente da richiedere in erboristeria sotto forma di essenze per suffumigi ecc), la natura offre soluzioni per quasi ogni problema di salute.Clicca su MI PIACE per seguirci su Facebook

QUI CI SONO LE 9 MIGLIORI ERBE PER LA SALUTE RESPIRATORIA:

1. Osha

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L’Osha è un’erba nativa che cresce nelle zone delle Rocky Mountain, in Colorado, USA, e storicamente è stata utilizzata dai nativi americani come supporto respiratorio. Le radici di questa pianta contengono la Canfora e altri composti che ne fanno una delle migliori erbe in America, come supporto ai polmoni. Uno dei principali vantaggi della radice di Osha è che aiuta ad aumentare la circolazione all’interno dei polmoni, facilita la respirazione e aiuta a calmare le irritazioni respiratorie.

2. Eucalipto

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Originaria dell’Australia, la pianta di Eucalipto non è utile solo ai piccoli orsi Koala! Gli aborigeni, i tedeschi e gli americani hanno tutti usato l’aroma rinfrescante dell’Eucalipto per promuovere la salute respiratoria e lenire l’irritazione della gola. L’Eucalipto è un ingrediente comune all’interno di sciroppi e pastiglie per la tosse, e la sua efficacia è dovuta a un composto chiamato Cineolo. Il Cineolo ha numerosi benefici: è un espettorante, lenisce la tosse e i passaggi del seno irritato, e combatte la congestione. Come bonus aggiuntivo, poiché l’eucalipto contiene antiossidanti, supporta il sistema immunitario durante una malattia.

3. Polmonaria

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La Polmonaria è una pianta che appartiene alla famiglia delle Boraginaceae e la sua crescita è effettivamente simile al tessuto polmonare. È la specie forse più diffusa in Europa, chiamata “officinalis” da Carlo Linneo, in quanto usata nelle farmacie dell’epoca nella cura della tosse e delle malattie del petto, forse per la sua dura pelosità (effetto espettorante). Già fin dal 1600, questa pianta veniva utilizzata per promuovere la salute dei polmoni e delle vie respiratorie ed eliminare la congestione. La Polmonaria contiene anche altri composti che sono potentemente efficaci contro gli organismi nocivi che influiscono sulla salute respiratoria.

4. Origano

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Sebbene l’Origano contenga le vitamine e le sostanze nutrienti richieste dal sistema immunitario, i suoi principali vantaggi sono dovuti al suo contenuto di Carvacrolo e Acido Rosmarinico. Entrambi i composti sono naturali decongestionanti e riduttori di istamina che creano benefici diretti e positivi sul flusso d’aria nel passaggio nasale e nelle vie respiratorie. L’Origano ha talmente tanti benefici per la salute, che ognuno di noi dovrebbe avere una bottiglia di Olio di Origano Biologico nella propria dispensa dei medicinali di casa.

5. Piantaggine

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La foglia di Piantaggine è stata usata per centinaia di anni per alleviare la tosse e lenire le mucose irritate. Studi Clinici hanno dimostrato che ha enormi benefici contro la tosse, il raffreddore e i polmoni irritati. Con benefici anti-infiammatori e immunitari, la foglia di Piantaggine ha un ulteriore qualità, in quanto essa può aiutare ad alleviare la tosse secca che causa poi la produzione di muco nei polmoni.

6. Inula

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Greci, Romani, Cinesi e Indiani hanno citato l’Inula come ottimo supporto respiratorio e, dal 1800 sono state prodotte dalla radice dell’Inula gocce per la tosse. Il motivo? L’Inula ha un effetto rilassante sui muscoli tracheali lisci. Ci sono due composti attivi nella radice Inula che forniscono l’effetto benefico, la Inulina, che lenisce il passaggio bronchiale e l’Alantolactone, un espettorante con azione anti-tosse.

7. Lobelia

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Lo sapevate che i cavalli, ai quali viene data la Lobelia, sono in grado di respirare più profondamente? I suoi benefici non sono limitati alle sole persone. Si pensa che la Lobelia sia uno dei più preziosi rimedi a base di erbe in esistenza. La Lobelia contiene un alcaloide noto come Lobelina, che assottiglia il muco e ferma la congestione. Inoltre, la Lobelia stimola le ghiandole surrenali a rilasciare epinefrina e questo permette di rilassare le vie respiratorie e favorire una respirazione più facile. Poiché la Lobelia aiuta a rilassare i muscoli lisci, è inclusa in molti rimedi di tosse e raffreddore. La Lobelia dovrebbe essere parte del protocollo di supporto respiratorio di tutti!

8. Chaparral

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Chaparral, pianta originaria del sud-ovest, è stata apprezzata dai nativi americani per disintossicare i polmoni e aiutare il sistema respiratorio. Chaparral contiene potenti antiossidanti che resistono all’irritazione e l’NDGA, antiossidante noto per la lotta contro la risposta di istamina. Chaparral è anche un’erba che combatte gli organismi nocivi. I benefici del Chaparral sono più efficaci in un’estrazione di tintura e il tè di Chaparral è in grado di supportare i problemi respiratori favorendo un’azione espettorante per eliminare il muco dalle vie aeree.

9. Menta Piperita

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La Menta Piperita e l’Olio di Menta Piperita, contengono Mentolo, un ingrediente lenitivo conosciuto per rilassare la muscolatura liscia delle vie respiratorie e indurre una respirazione libera. Associato all’effetto antistaminico della Menta Piperita, il Mentolo è un fantastico decongestionante. Molte persone applicano balsami terapeutici nel petto e altre sostanze inalanti che contengono Mentolo per aiutare a rompere la congestione. Inoltre, la Menta Piperita è un antiossidante e combatte gli organismi nocivi.
Tutte le erbe di cui sopra sono disponibili in varie forme, come supplementi nutrizionali e in miscele di tè. Inoltre, molte persone crescono queste erbe nel loro giardino e le utilizzano come cibo. Non è una cattiva idea! Potresti coltivare tu stesso queste erbe e averle a disposizione in ogni momento, inoltre, sapresti che la loro origine è biologica, non contengono pesticidi, è eticamente corretto e saresti sicuro di dargli acqua pulita. Naturalmente, sarà necessario imparare a determinare il dosaggio appropriato che fa al caso tuo, perché ogni problema alle vie respiratorie è differente l’uno dall’altro.
Ti è già capitato di utilizzare una di queste erbe sopra descritte per i tuoi problemi alle vie respiratorie o anche solo per aiutare il tuo apparato respiratorio? Se sì, quali vantaggi hai riscontrato? Se ti va, condividi la tua esperienza con noi!!