Avena sativa
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Infiorescenza di A.sativa | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Liliopsida |
Ordine | Poales |
Famiglia | Poaceae |
Sottofamiglia | Pooideae |
Tribù | Aveneae |
Genere | Avena |
Specie | sativa |
Nomenclatura binomiale | |
Avena sativa L. |
L'avena comune (Avena sativa) è una pianta della famiglia delle Poacee (o Graminacee) ed è la specie più nota del genere Avena.
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Descrizione [modifica]
L'avena presenta il tipico fusto erbaceo delle graminacee, detto culmo, cavo e sottile e suddiviso in diversi internodi. Le foglie sono sottili e allungate, a nervature parallele, avvolte a guaina intorno al culmo in modo da ricoprire un intero nodo ciascuna.
Dai fiori, riuniti a gruppi di 2 o 3 in infiorescenze lasse a spighette, si sviluppano le cariossidi, vale a dire frutti secchi e indeiscenti, ricchi diamido. Le glumette, le brattee che avvolgono le cariossidi, si prolungano in due caratteristiche ariste sottili.
Coltivazione [modifica]
Le varietà utilizzate in agricoltura furono selezionate circa 4500 anni fa a partire da specie selvatiche, da coltivatori europei e mediorientali.
L'avena viene generalmente seminata all'inizio della primavera e raccolta in piena o tarda estate; nelle regioni meridionali dell'Europa e del Nord America può essere seminata anche in autunno. La specie più diffusamente coltivata è Avena sativa, mentre Avena fatua, nota con il nome comune di avena folle, è considerata una pianta infestante difficile da eliminare, che cresce in Europa, nel Nord America e in Asia.
Statistiche colturali [modifica]
Pos. | Paese | migliaia di t | Pos. | Paese | migliaia di t |
---|---|---|---|---|---|
1 | Russia | 4.569 | 9 | Ucraina | 750 |
2 | Canada | 3.334 | 10 | Svezia | 746 |
3 | Stati Uniti | 1.667 | 11 | Bielorussia | 609 |
4 | Australia | 1.353 | 12 | Brasile | 547 |
5 | Polonia | 1.311 | 13 | Argentina | 536 |
6 | Finlandia | 1.073 | 14 | Regno Unito | 534 |
7 | Germania | 964 | 15 | Spagna | 528 |
8 | Cina | 800 | Mondo | 23.954 |
Fonte: FAO, Faostat, 2006[1]
Avversità [modifica]
Gli insetti più nocivi che attaccano l'avena sono: l'afide grande (Sitobium avenae), la cecidomia (Mayetiola avenae) e la calandra (Calandra granaria). I funghi più dannosi sono il carbone (Ustilago avenae), la ruggine coronata (Puccinia coronifera), l'elmintosporiosi (Helminthosporium avenae) e il mal del piede (Ophiobolus graminis).
Caratteristiche nutrizionali e proprietà [modifica]
Al momento del raccolto i chicchi d'avena consistono di cariossidi (frutti) altamente digeribili avvolte da un tegumentonon digeribile. Rispetto ad altri cereali, l'avena integrale produce un alimento ricco di proteine (12%), grassi (7%), fibre (dal 12 al 14%) e carboidrati (circa 64%). Ha anche un buon contenuto di sali minerali, soprattutto calcio, magnesio, potassio, silicio e ferro, che ne fa un ottimo remineralizzante.
Rispetto alle varietà comuni fino a qualche tempo fa, quelle attualmente coltivate hanno rese più elevate e sono più ricche di proteine e di sostanze energetiche; sono inoltre più resistenti alla ruggine, ai virus e alle aggressioni diinsetti. Se consumata sotto forma di cereali ottenuti dai chicchi tostati, l'avena è un'ottima fonte di proteine e ditiamina o vitamina B1.
Fu descritta già da Plinio il Vecchio. Essendo molto nutriente, l'avena integrale è ideale nelle convalescenze e durante l'allattamento. Possiede una buona percentuale di lisina. Regola la tiroide, rinforza i tendini e l'ossa. Veniva somministrata ai cavalli per un buono sviluppo dei muscoli.
È utile come integratore a chi soffre di insonnia, depressione e di disordini dell'appetito. Questo perché contiene due alcaloidi: la gramina, un composto indolico che pare agire sul recettore del neurotrasmettitore acido gamma-amminobutirrico o GABA; e l'avenalumina, che sembra agire positivamente sul metabolismo delle catecolammine.
Regola il colesterolo attraverso la presenza di alcuni composti steroidei (triterpenoidi e saponine) chiamati avenacine ed avenacosidi A e B.
A dosi alte può dare luogo a cefalea, soprattutto localizzata nella zona della nuca, per l'elevato contenuto di vitamina B2.[senza fonte]
Valore economico [modifica]
I chicchi di avena vengono destinati all'alimentazione umana o animale; le piante verdi sono spesso messe a fieno, immagazzinate nei silos e utilizzate come foraggio, mentre le piante essiccate costituiscono un ottimo materiale da lettiera per il bestiame. L'avena rappresenta un'importante coltura da rotazione nelle aziende agricole che dispongono di bestiame e di terreno arabile.
L'avena contiene antiossidanti che impediscono ai cibi grassi di irrancidire; per questa proprietà, viene generalmente usata come additivo di diversi cibi e nella produzione delle carte in cui si avvolgono gli alimenti.
Uno dei principali prodotti industriali ottenuti da questo cereale è il furfurolo, una sostanza chimica derivata dal tegumento della cariosside, utilizzata come solvente in alcuni processi di raffinazione industriale.
Inoltre, l'avena viene impiegata in distilleria per la produzione del whisky.
Note [modifica]
- ^ FAO, Faostat, Statistiche FAO 2006
Bibliografia [modifica]
- Antonio Saltini, I semi della civiltà. Frumento, riso e mais nella storia delle società umane, Bologna 1996
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