venerdì 19 luglio 2013

piramide alimentare

UNA DOPPIA PIRAMIDE ALIMENTARE E IDRICA PER RIDURRE LO SPRECO
La doppia piramide mette in relazione la tradizionale piramide alimentare con l'impatto dei suoi componenti in termini di consumo di risorse idriche (impronta idrica).
Dal modello emerge che per produrre, distribuire, consumare e infine smaltire un pomodoro sono necessari 13 litri di acqua, mentre il ciclo di vita di una fetta di pane vale 40 litri, per 100 grammi di formaggio 500 litri, per un hamburger 2400 litri d'acqua
In generale, il consumo d'acqua virtuale giornaliero per l'alimentazione di un individuo varia da circa 1500-2600 litri nel caso di una dieta vegetariana a circa 4000-5400 litri in caso di una ricca di carne. Risulta evidente come gli alimenti raccomandati dalla dieta mediterranea per un consumo più frequente, abbiano un'impronta idrica minore.
Un passo fondamentale per garantire sufficiente cibo a tutta l'umanità dovrà essere fatto anche nel ridurre lo spreco alimentare, sia al livello della filiera (produzione e distribuzione) che nella fase di consumo. Oltre il 30% della produzione totale destinata al consumo umano viene infatti sprecata, tra perdite alimentari, scarti di produzione e spreco domestico. Nei Paesi industrializzati finiscono nel cestino 222 milioni di tonnellate di cibo ogni anno, quantità sufficiente a sfamare l'intera popolazione dell'Africa Sub Sahariana (230 milioni).
Solo in Europa la quantità ammonta a 89 milioni di tonnellate, ovvero a 180 kg pro-capite, e l'Italia rappresenta circa il 10% con 8,8 milioni di tonnellate: 27 Kg pro-capite che si traducono in un costo di 454 euro all'anno per famiglia.

Tratto dalla fonte: http://www.adnkronos.com/IGN/Sostenibilita/Tendenze/Una-doppia-piramide-alimentare-e-idrica-per-ridurre-lo-spreco_313639351231.html
Mi piace ·  ·  · 2 ore fa · 

Nessun commento:

Posta un commento